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Osteopatia Bio Fluidica

Quando viviamo un forte choc emotivo, che sia reale o immaginario, il nostro corpo reagisce istintivamente a questo “stress” a seconda di quello che è memorizzato nel nostro “computer biologico”: memorie di cose simili già vissute negli anni precedenti, memorie ereditate dai nostri genitori (comprese quelle legate al clan, alla razza, al luogo in cui siamo nati…) e memorie animiche.

A seconda dell’intensità di questo “stress”, se non opportunamente lasciato fluire, si creano dei riflessi sul corpo più o meno visibili. Ci possono essere dei nodi di tensione muscolare, dei blocchi articolari, delle lesioni a livello osseo, un intasamento a livello linfatico o organico, o anche solo una sensazione di stanchezza, di apatia, di nervosismo o di iper-eccitazione.
 

Spesso queste compensazioni creano dei blocchi su uno o più piani all’interno del nostro organismo; a livello di questi blocchi non vi è più la libera circolazione dei fluidi nel nostro corpo (sangue, linfa, liquidi sinoviali, messaggi energetici lungo i canali nervosi, flussi energetici…) e questo può portare ad un errato/troncato messaggio lungo quella parte del corpo e via via su tutto il nostro Essere.
 

Attraverso l’ascolto tattile del flusso dell’energia vitale che ci attraversa, l’operatore di osteopatia bio-fluidica individua i punti di blocco e trasmette al corpo una nuova informazione, un nuovo impulso, che riapre la strada alla libera circolazione dell’energia stimolando il processo di auto-guarigione che lo riporterà in equilibrio.

Dunque, il lavoro che viene svolto durante una seduta di osteopatia bio-fluidica è quello di ricercare questi “stress” nel corpo e, attraverso la presenza tattile ed empatica dell’Osteopata e la partecipazione attiva della persona trattata, liberare questo blocco ricreando lo spazio per permettere alla Vita di scorrere liberamente. Solo così si può arrivare alla vera guarigione. Il lavoro deve essere fatto sì con un aiuto esterno, ma soprattutto con una presenza cosciente della persona trattata perché è attraverso la presa di coscienza che si può “guarire dai propri mali”.
 

Quando si lavora olisticamente non è detto che il sintomo svanisca subito, anche se a volte capita, ma potrebbe volerci qualche giorno o magari anche di più. Tanto dipende da quanto una persona sia pronta a lasciare andare ciò che gli ha creato quel disturbo.

L’osteopatia bio-fluidica è un metodo creato da Maurice Raymond Poyet ed evoluto dal Maestro Jean Michel Saletes. M.R. Poyet, osteopata e kinesioterapeuta francese, nel corso dei suoi studi e della sua attività si rese conto che non sempre un intervento esterno di messa in forma su un determinato blocco risultava risolutivo in maniera definitiva. A volte si ritrovava a dover trattare più volte i suoi clienti per lo stesso problema. Si rese altresì conto che, il corpo rispondeva globalmente come un tutt’uno ad ogni “stress”, sia che fosse fisico, psichico o emozionale.

Jean Michel Saletes, in Italia, ha portato a conoscenza il suo metodo grazie alla collaborazione di Palmira Bertolotto del Centro Palmira di Cavour. Entrambi sono stati i miei maestri.

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